Hai presente quei momenti in cui non ne puoi più e hai solo bisogno di staccare, ma davvero proprio di spegnere il cervello, e allora vai di Netflix, Candy Crash, scrolling selvaggio… ma ne senti proprio il bisogno, quindi va bene?

Ok, ma fermati un attimo e rifletti: quanto spesso ti capita?
E in quali momenti della giornata?
Se ti capita troppo presto (e la giornata lavorativa finisce lì, o quasi), o troppo spesso (e gli arretrati continuano ad accumularsi), forse… devi prenderti qualche piccola pausa in più!
Ma come, Fermati!? Io devo lavorare!
Hai letto bene!
Quello che ti succede dipende probabilmente dal fatto che, quando inizi a lavorare su un progetto, tiri a finirlo senza fermarti mai (me l’avete detto tante volte, “se mi fermo è la fine” 😅)… e magari in qualche modo arrivi in fondo e hai la sensazione di aver lavorato in modo davvero efficiente e produttivo, ma… a che prezzo?
A quel punto le tue risorse sono esaurite e fare altro diventa un’impresa titanica, e dopo un po’ semplicemente non ce la fai più, e la giornata è finita.

Prova poi a pensare con onestà al ritmo della tua concentrazione: davvero riesci a mantenerla per ore? O magari, ogni tanto, ti distrai, perdi tempo, perdi il filo di ciò che stai facendo? E quei piccoli, fastidiosi errorini che, guarda caso, capitano più spesso a fine giornata?
Lavorare senza sosta è piuttosto pericoloso, in effetti, anche per i risultati che ottieni! Voleresti su un aereo affidato a personale esausto?
Pianificare delle piccole pause durante i momenti di concentrazione intensa è fondamentale per dare respiro al nostro cervello e consentirgli di impegnarsi senza esaurirsi, e quindi restare attivo e produttivo più a lungo.
Il ritmo da tenere è personale, e naturalmente è giusto che sia flessibile e si adatti alle caratteristiche delle nostre giornate. Uno studio del 2014 suggerisce che l’ideale sia fare una pausa da circa 10 minuti ogni 50 di lavoro (1). Ti sembra troppo? Per cominciare, puoi provare con 5 minuti di pausa ogni ora e una pausa un po’ più lunga circa a metà mattina e metà pomeriggio… e vedere come va.
Ma che siano pause vere per il cervello: alzati dalla sedia, fa’ un po’ di stretching, esci in giardino, vai sul balcone o almeno apri la finestra per prendere un po’ d’aria e ossigenare la stanza (si, anche d’inverno, soprattutto d’inverno!). Poi fai 2 passi, anche nel corridoio, se puoi scambia 2 parole con un collega o fa’ una piccola commissione…
L’importante è che sia una cosa breve, ma che ti faccia stare bene!

In questo modo permetterai al tuo cervello di staccare un po’ e riprendere fiato: così, quando gli chiederai di concentrarsi ancora, potrà farlo davvero! 😉
Allo stesso modo, su scala più ampia è importante concedersi giorni di riposo: rinunciare al weekend e rimandare le ferie può essere necessario, e anche utile, in periodi di particolare impegno, ma non può essere la regola, o perderemmo la capacità di concentrarci… e la nostra creatività!
Cosa Posso Fare per Te
- Ascoltarti nel modo giusto, per capire insieme come è meglio per te pianificare il tuo tempo di lavoro… e di pausa!
- Supportarti nell’analizzare i tuoi punti di forza e le opportunità per stare meglio nelle tue giornate
- Individuare le tecniche e modalità migliori per te per raggiungere la tua efficienza
- Sostenerti lungo tutto il percorso
ParliAmone ! Risparmierai un bel po’ di tempo e fatica, e potrai finalmente dire #AmoilMioTempo!
Ti aspetto
Raffaella
Note:
(1) D. H. Pink, “When” – Feltrinelli, 2018
Raffaella Buscemi
Vulcanica e riflessiva, amo correre con l’immaginazione per poter scegliere con più consapevolezza a cosa dedicarmi: così potrò aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi, e niente sembrerà più impossibile!