Se ti annoi, stiamo perdendo tempo!
Quasi ogni corso ce l’ha: lo sai, te lo aspetti, ma non ti abitui mai: ad un certo punto, arriva la famigerata e temutissima “parte noiosa”.
Anche chi te ne deve parlare spesso è in difficoltà, e si scusa in anticipo: “Mi spiace, questa parte è un po’ pesante, ma dobbiamo farla…”
E si comincia: interminabili minuti a veder passare slide piene di testo, magari anche senza capire bene perché ti dovrebbero interessare e che impatto abbiano sulla tua quotidianità, mentre cerchi di seguire o vaghi col pensiero alla ricerca di qualcosa che ti aiuti almeno a tenere gli occhi aperti, sperando solo che il supplizio finisca presto.
Però ci sono argomenti che in aula possono solo essere letti e spiegati, e dobbiamo farcene una ragione.
O forse no?
Formazione è Partecipazione
Anche (e soprattutto) per gli argomenti più pesanti, è possibile (e necessario) stimolare la partecipazione e coinvolgere, perché il corso funzioni davvero.
Solo se partecipi in prima persona, infatti, comprendi davvero ciò di cui si parla, lo inquadri nella tua realtà e cominci a porti quelle domande che, chiarite in aula o approfondite in seguito, ti porteranno ad imparare davvero qualcosa sul tema trattato.
Ok, ma come si fa?
Ogni corso è diverso, naturalmente, e questo è il primo di una serie di post in cui ti porterò degli esempi che ho attuato in aula, cominciando da un tema che credo sia universalmente riconosciuto tra i più aridi e pesanti: le norme sull’orario di lavoro!
Avevo 2 ore per presentarle a un gruppo di lavoratrici e lavoratori di diverse aziende, con diversi livelli di esperienza e competenza sul tema; l’obiettivo era quindi innanzi tutto far comprendere a tutti perché fosse importante parlarne e le potenziali ricadute sulla propria quotidianità.
Ho suddiviso l’argomento in 4 capitoli, e per ognuno ho selezionato gli stralci principali delle norme relative. Ogni capitolo è stato poi affidato ad un gruppo, che l’ha esaminato e ne ha discusso, per elaborare una propria sintesi, da presentare poi alla classe.
In questo modo ogni partecipante ha… partecipato davvero, anche condividendo dubbi, esperienze personali, e competenze già maturate! Durante questa fase sono emerse molte domande, che abbiamo discusso, cercando insieme la soluzione più efficace al problema sollevato.
Nella fase di presentazione, ogni gruppo è stato protagonista tramite il suo portavoce ma anche con interventi ed integrazioni da parte degli altri componenti. Io ho ascoltato con grande interesse (e un pizzico di soddisfazione 😉), e ho ulteriormente facilitato la discussione con domande ad hoc ed intervenendo ove opportuno per offrire un quadro davvero chiaro e completo a tutti.
Così le slide, integrate con quanto emerso in aula, sono rimaste come materiale di riferimento per il futuro, tanto più utili perché costruite insieme, e per questo uniche!
Vuoi organizzare anche tu un corso in cui il tuo team impari, si diverta, e (ri)scopra il gusto di condividere e collaborare? Parliamone!
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Raffaella Buscemi
Vulcanica e riflessiva, amo correre con l’immaginazione per poter scegliere con più consapevolezza a cosa dedicarmi: così potrò aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi, e niente sembrerà più impossibile!